PerMondo http://www.permondo.eu/it/ Free Translations for Non-Profit Tue, 08 Nov 2016 11:03:49 +0000 it-IT hourly 1 Cinque giorni, cinque paesi http://www.permondo.eu/it/cinque-giorni-cinque-paesi/ http://www.permondo.eu/it/cinque-giorni-cinque-paesi/#respond Tue, 08 Nov 2016 11:03:49 +0000 http://www.permondo.eu/?p=7187

Benvenuti nella nuova sezione del nostro blog! Seneca, il celebre filosofo romano, diceva, “Viaggiare da un luogo a un altro giova alla nostra mente”. Quale frase migliore per il team di PerMondo che questa settimana ha intrapreso progetti nell’ambito di organizzazioni di cinque paesi diversi! Spero che abbiate con voi passaporto, valigie e tazza da viaggio, perché state per viaggiare in tutta Europa!

Il nostro viaggio comincia in Spagna, paese natale di  PerMondo e dell’  Unión Romaní (Unione Rom), la prima nuova organizzazione della settimana con sede a  Barcellona, ONG a favore del sostegno della comunità gitana in Spagna, collaboratrice dell’ Unión Romaní Internacional (Unione Internazionale Rom) al fine di promuovere la conoscenza della cultura rom. I nostri ringraziamenti più sentiti vanno a  Ann Southwick, che ha diretto il nostro primo progetto nell’ambito di tale organizzazione, traducendo in inglese un articolo  informativo riguardo all’ex presidente brasiliano di origini rom, Juscelino Kubitschek de Oliveira.

La seconda nuova organizzazione della settimana si  trova in  Francia. Siamo felici di aver accettato  i primi due progetti  della ONG francese Association Gibraltar 2017. L’associazione è protagonista della biciclettata  di ben 5.000 km che avrà luogo a aprile e maggio del prossimo anno, al fine di sensibilizzare le persone nei confronti della disabilità  con il proposito di raccogliere fondi per due associazioni di beneficenza, “Ensemble avec Nolan” e “FégréAction”.

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I benefici dell’unschooling: report I http://www.permondo.eu/it/i-benefici-dell-unschooling-report-i/ http://www.permondo.eu/it/i-benefici-dell-unschooling-report-i/#respond Wed, 27 May 2015 09:06:11 +0000 http://www.permondo.eu/?p=4032 Quali sono, secondo chi pratica l’unschooling, i vantaggi di saltare la scuola?

Pubblicato da Peter Gray il 28 febbraio 2012 su Freedom to Learn

Cinque mesi fa, nel settembre del 2011, ho pubblicato un saggio (clicca qui) che introduceva i lettori al cosiddetto medodo di “non scolarizzazione” – conosciuto anche con il nome inglese di unschooling – e invitava le famiglie che lo praticano a partecipare a un sondaggio. Il questionario è stato pubblicato sui siti Learning without school [Imparare senza scuola, N.d.T.] di Pat Farenga e quello di Jan Hunt, Natural Child Project [Progetto bambino naturale, N.d.T.]. Ho chiesto ai sostenitori dell’unschooling di darci alcune informazione sulle loro famiglie, quali età e sesso di ciascun figlio, la posizione lavorativa dei genitori e la formazione scolastica ricevuta da ogni bambino, sia essa la scuola tradizionale, l’istruzione parentale (homeschooling) o l’unschooling. Inoltre è stato chiesto alle famiglie di dare una loro definizione di unschooling, descrivere come vi sono arrivate, come lo praticano e quali sono le difficoltà e i benefici maggiori che ne derivano.

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Giocare ai videogiochi ha molti vantaggi per i ragazzi http://www.permondo.eu/it/i-vantaggi-dei-videgiochi/ http://www.permondo.eu/it/i-vantaggi-dei-videgiochi/#respond Fri, 24 Apr 2015 10:07:42 +0000 http://www.permondo.eu/?p=3939 Pensateci due volte prima di limitare l’uso del gioco video ai figli; e poi non fatelo!

Pubblicato il 7 gennaio 2012, da Peter Gray in Freedom to Learn

Parecchi genitori mi hanno chiesto, durante le mie conferenze, se fosse opportuno limitare il gioco al computer dei loro figli. Altri mi hanno detto di aver effettivamente limitato il gioco al computer dei figli, o quanto meno il tempo giornaliero che questi passano allo schermo, in un tono che sembrava sottintendere che ogni genitore ragionevole dovrebbe farlo.

Le persone che seguono questo blog potranno forse indovinare quale possa essere la mia posizione. Io ho un’alta opinione delle capacità dei ragazzi quanto a scelte positive riguardanti l’uso del loro tempo libero, nel caso in cui abbiano veramente quelle scelte. Alcuni ragazzi trascorrono lunghi periodi esclusivamente concentrati su una sola cosa, mentre alcuni adulti pensano che qualcosa non vada, solo perché loro (gli adulti) non hanno fatto quella scelta. Ma per mia esperienza, se ai ragazzi viene veramente data la libertà di esplorare in vari modi diversi, anche se finiscono per giocare o esplorare in maniera apparentemente unilaterale, lo fanno perché riescono a cavarne fuori qualcosa di significativo.

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Una breve storia dell’istruzione http://www.permondo.eu/it/breve-storia-dellistruzione/ http://www.permondo.eu/it/breve-storia-dellistruzione/#respond Tue, 17 Mar 2015 09:05:40 +0000 http://www.permondo.eu/?p=3865 Per comprendere il funzionamento delle scuole dobbiamo analizzarle da un punto di vista storico.

Pubblicato il 20 agosto 2008 da Peter Gray in Freedom to Learn

Se consideriamo che l’istruzione obbligatoria è una misura vigente in ogni parte del mondo, che la struttura di tutte le scuole è pressoché simile e che la nostra società affronta difficoltà e spese ingenti per garantire tale servizio, viene spontaneo supporre che ci sia una spiegazione logica alla base di tutto ciò. Probabilmente, se non esistesse l’obbligo formativo, o se le scuole fossero gestite in maniera diversa, i bambini non sarebbero in grado di diventare adulti competenti. Forse qualcuno particolarmente illuminato se ne è già accorto e lo ha dimostrato, o forse i modi alternativi di vedere lo sviluppo del bambino e l’istruzione sono stati messi alla prova e sono risultati inefficaci.

Nei post precedenti, ho dimostrato l’esatto contrario. In particolare, nel mio post del 13 agosto, ho descritto la Sudbury Valley School, dove da 40 anni gli alunni apprendono in maniera autonoma, seguendo dei principi che sono in netta antitesi con quelli delle scuole tradizionali. Gli studi condotti sulla scuola e sugli studenti diplomati dimostrano che i bambini nomali, medi sono in grado di formarsi e di diventare adulti realizzati e operativi all’interno della società anche se l’apprendimento avviene attraverso il gioco e l’esplorazione, senza l’imposizione o la guida da parte degli insegnanti.

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Il privilegio della banca http://www.permondo.eu/it/il-privilegio-della-banca/ http://www.permondo.eu/it/il-privilegio-della-banca/#respond Mon, 03 Nov 2014 15:55:08 +0000 http://www.permondo.eu/?p=3118

Il modo in cui il sistema bancario funziona in generale e in particolare i privilegi delle banche commerciali o private rispetto a altri operatori economici è una questione che non è stata divulgata o pubblicizzata come meriterebbe. Non sorprende la mancanza d’interessa dimostrata dai vari governi nel fornire la dovuta informazione ai cittadini, poiché come Henry Ford diceva: “È preferibile che i cittadini della nazione non comprendano il nostro sistema bancario e monetario, perché se lo facessero, ci si potrebbe aspettare una rivoluzione entro il giorno dopo”.

Lo scopo di questo articolo è di fornire al lettore l’informazione essenziale e di tentare di divulgare nel miglior modo una questione di vitale importanza, visto che la crisi che stiamo attraversando è dovuta, se non del tutto, in larga parte al sistema bancario attuale. In effetti, tutte le grandi crisi del XIX e del XX secolo, e naturalmente quella attuale, sono risultate dalla crescita eccessiva delle promesse di pagamento, unite alla speculazione provocata e quindi perpetuata da questa crescita.

Per ovvie ragioni pratiche, mi limiterò a spiegare nella maniera più concisa possibile gli aspetti più deleteri del sistema bancario.

Vorrei dapprima chiarire a coloro che fustigano il capitalismo e l’economia del libero mercato, che le banche centrali di ogni paese, nel nostro caso la Banca centrale europea, o il FED (Federal and Drug Administration) negli Stati Uniti, fanno parte integrante dello stato e hanno il monopolio delle questioni legate alle rispettive valute, poiché controllano la valuta e il tasso d’interesse in modo artificiale e arbitrario.

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Dipendenza da videogiochi http://www.permondo.eu/it/dipendenza-da-videogiochi/ http://www.permondo.eu/it/dipendenza-da-videogiochi/#comments Tue, 21 Oct 2014 11:42:45 +0000 http://www.permondo.eu/?p=3046

Esiste la dipendenza da videogiochi? Se esiste: perché?

L’analogia tra “dipendenza da videogiochi” e dipendenza da gioco d’azzardo può essere fuorviante.

Pubblicato il 2 febbraio 2012 da Peter Gray in Freedom to Learn

“Gli esperti”, specialmente quelli frequentemente citati nei media, ci descrivono continuamente i pericoli che i nostri figli potrebbero correre. In genere ciò che colpisce e incute timore, sono le storie reali che ci vengono presentate. Un bambino, in un luogo qualsiasi, mentre giocava fuori in assenza del genitore, è stato rapito e ucciso. Ne consegue che, chiunque permetta al figlio di giocare fuori senza la stretta sorveglianza di un adulto, sia un genitore negligente. Un giovane sudcoreano poco equilibrato gioca a un videogioco per cinquanta ore di seguito, senza fermarsi per dormire o mangiare, subisce un infarto e muore. Dunque i videogiochi creano dipendenza, sono pericolosi, dobbiamo bandirli o limitarne l’uso affinché i nostri figli non muoiano come quel povero sudcoreano.

I fatti reali di questo tipo sono tragici, ed è anche vero che le tragedie avvengono generalmente in modo del tutto imprevedibile, tuttavia, quando ne veniamo a conoscenza, dobbiamo ricordarci che esistono circa sette miliardi di persone al mondo: 7 000 000 000 000!

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Come rovinare i giochi infantili – Peter Gray http://www.permondo.eu/it/come-rovinare-i-giochi-infantili/ http://www.permondo.eu/it/come-rovinare-i-giochi-infantili/#respond Tue, 30 Sep 2014 11:21:18 +0000 http://www.permondo.eu/?p=2792

Come rovinare i giochi infantili sorvegliando, elogiando, intervenendo

Come apprezzare i giochi dei bambini senza rovinarli

Pubblicato il 14 gennaio 2009 da Peter Gray in Freedom to Learn

Mi hanno colpito molte meraviglie della natura, come lo splendore delle foglie rosseggianti sotto il sole autunnale, le anatre selvatiche che si posano dolcemente sulle acque calme al tramonto, le nuvole che passano veloci mentre guardo il cielo steso in terra. Ma fra tutte le scene naturali che ispirano piacere e meditazione, nessuna mi ha incantato quanto quella dei bambini che giocano, che giocano da soli, senza la guida o l’intervento degli adulti. Intervenire nei giochi dei bambini mi appare come uno sparo sulle anatre che si posano sull’acqua.

Le mie parole sono inadeguate a rappresentare le scene reali, ma voglio riferirvi due esempi che ritengo più commoventi di ogni poesia. Sono esempi banali: si tratta di giochi come ce ne sono ovunque. La loro particolarità risiede nella mia attitudine: ho preso il tempo di osservarli e di apprezzarli; di osservarli nel modo in cui alcune persone ascoltano i concerti o ammirano grandi opere pittoriche. Ne parlo in questo contesto, in parte per tentare di trasmetterne la bellezza, ma anche per far notare che la sorveglianza, l’elogio, o i diversi interventi da parte degli adulti avrebbero potuto rovinare tutto, cosa che capita troppo spesso attualmente.

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Come dare consigli ai nostri figli http://www.permondo.eu/it/come-dare-consigli-ai-nostri-figli/ http://www.permondo.eu/it/come-dare-consigli-ai-nostri-figli/#respond Thu, 25 Sep 2014 09:08:05 +0000 http://www.permondo.eu/?p=2745

Come riuscire a dare consigli e aiutare i nostri figli senza farli impazzire (o impazzire noi stessi).

Istruzioni per essere veramente di aiuto ai figli senza rischiare d’infastidirli.

Pubblicato il 22 gennaio 2011 da Peter Gray in Freedom to Learn

Amiamo i nostri figli e vogliamo proteggerli. Per loro vogliamo il meglio. Desideriamo che non facciano i nostri stessi errori. Siamo nati prima di loro e sappiamo cose che essi non conoscono. Ci viene naturale dare consigli ai figli e aiutarli anche senza il loro consenso o il loro volere, anche se rigettano o ignorano il nostro aiuto. Perciò l’istinto positivo che ci spinge ad aiutarli si trasforma in un confronto.

In alcuni casi l’istinto di aiutarli viene visto dai nostri figli come un vero assillo. Sforzandoci di prevenire o di attutire ogni caduta, cercando di indirizzarli ad ogni bivio della loro strada è come se giocassimo a rincorrerli, per usare una metafora da prendere a volte anche in senso proprio.

Alcuni di essi purtroppo rinunciano: smettono di provare da soli e aspettano che gli adulti dirigano ogni loro mossa e risolvano ogni problema. La maggior parte dei ragazzi però resiste, per fortuna.

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Cos’è il bitcoin? – Una strada non intrapresa http://www.permondo.eu/it/cose-il-bitcoin/ http://www.permondo.eu/it/cose-il-bitcoin/#respond Mon, 21 Jul 2014 14:37:02 +0000 http://www.permondo.eu/?p=2303 Il bitcoin è una valuta elettronica decentralizzata, ideata nel 2009 da un progettista conosciuto con il nome di Satoshi Nakamoto (benché la sua vera identità rimanga sconosciuta). Il nome Bitcoin si applica anche al software gratuito concepito da Nakamoto relativamente alla gestione di quella valuta virtuale, con il supporto della rete P2P (“peer to peer”, (rete a nodi paritari, aventi lo stesso protocollo). A differenza della maggior parte delle valute, l’operazione bitcoin non dipende da una istituzione centrale, ma dalla distribuzione di un database. Il software inventato da Nakamoto utilizza la crittografia a salvaguardia delle funzioni di sicurezza, tali la garanzia che le monete virtuali possano essere spese esclusivamente dal titolare, e mai più di una volta.

Il bitcoin è una delle prime concezioni di valuta “crittografata”, e indubbiamente quella di più grande successo finora. La proposta che ha ispirato Nakamoto, ovvero una forma di moneta elettronica di cui è impossibile avere il monopolio, ché non lascia tracce e permette l’anonimato dei titolari, fu descritta nel 1998 dal crittografo Wei Dai nella famosa mailing list Cypherpunk. Infatti il progetto Bitcoin rende possibile per l’utente il possesso e lo scambio di valuta fra conti pubblici in maniera del tutto anonima.

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Si può misurare l’educazione? Si può definire il senso della vita? http://www.permondo.eu/it/misurare-leducazione/ http://www.permondo.eu/it/misurare-leducazione/#respond Tue, 15 Jul 2014 14:39:45 +0000 http://www.permondo.eu/?p=2305 E’ giunto il momento di fare un passo indietro e riflettere profondamente sullo scopo dell’educazione. 
Pubblicato il 14 Dicembre 2012 da Peter Gray in Freedom to Learn

In America, come in molte altre nazioni moderne, siamo ossessionati dall’idea di misurare tutto. Il nostro motto sembra essere, “Non si può gestire ciò che non si può misurare”. L’ossessione di misurare la qualità dell’educazione dei nostri bambini, negli Stati Uniti è arrivata agli estremi con il programma No Child Left Behind (Nessun bambino deve essere lasciato indietro). I nostri figli si sono convertiti in pedine nelle mani di padri, professori, scuole e nazioni per ottenere i voti migliori. Priviamo i nostri figli del sonno, della libertà di giocare e di scoprire, in altre parole, li priviamo della loro infanzia con il solo scopo di far loro ottenere i voti migliori.

E’ giunto il momento, come esseri umani, di fare un passo indietro, di inspirare profondamente, di tornare in noi stessi. Cos’è veramente l’educazione? Qual è il suo scopo? L’educazione è misurabile? E se si, può essere misurata per tutti allo stesso modo?

Le scuole, cosi come le conosciamo oggi, affondano le loro radici nella Riforma Protestante.

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